Devo ammettere che prima di partire non ne sapevo molto della Romania né della cooperazione internazionale. In realtà non mi era ben chiaro cosa avrei vissuto durante questa esperienza! E proprio per questo, ogni momento è stato una scoperta, un continuo mettersi alla prova, cercando di fidarmi di ciò che Dio mi stava facendo vivere.
Il primo impatto con una realtà così diversa dalla mia non è stato facile. Ma nello stesso tempo è bastato poco perché tutto diventasse semplice, spontaneo… vero! L’accoglienza che ci è stata riservata è stata incredibile. Siamo stati letteralmente sommersi da abbracci e sorrisi!
In questi giorni “rumeni” di certo ho toccato con mano la logica di Dio. Gli ultimi, i poveri sono i veri ricchi. Disabili, orfani, rom… Poveri di beni, offrono se stessi. Ricchi di amore donato, di sorrisi, abbracci ed accoglienza autentica. E io mi sono sentita a scuola. Ero io quella povera che aveva tutto da imparare.
Ed una sera in cui mi sono fermata un attimo nella nostra stanza sull’albero a Panciu, anche io mi sono sentita veramente felice e ricca, nonostante la polvere, la maglietta sporca… Su tutto c’era l’Amore che stavo ricevendo e che, tentennando un po’, cercavo di restituire.
Chi tanto si adopera in queste associazioni, dall’Italia o in Romania, forse ha scoperto proprio questo, quel tesoro nascosto o quella perla preziosa per cui vale la pena impegnarsi veramente con tutto se stesso, senza calcoli e senza preconcetti.
I bambini della Rom Pentru Rom e i tanti volontari che si mettono in gioco per andare incontro all’altro sono stati veri testimoni! Ognuno ha messo a disposizione tutto.
Essere pronti a donare il tutto, anche quando sembra di non avere nulla; a dare tutto se stessi momento per momento, lì dove Dio ci fa vivere. Questo è ciò che soprattutto mi porto via da questa esperienza.
Paola Santoro