La Vrancea è una contea (regione) dell’est della Romania che occupa un’area di 4,863 km quadrati. La contea è divisa fra i Carpazi e i bassopiani. A sud c’è il bacino del fiume Siret che ne costituisce la maggior parte del perimetro orientale. La contea, la cui capitale è Focsani, è fra le maggiori produttrici di vino, soprattutto nelle zone di Odobesti, Cotesti, Panciu, ed Ivesti. Altre attività sono: l’allevamento del bestiame e la coltura dei cereali. Fabbriche chimiche sono presenti in Marasesti, mentre materiali edili sono prodotti in Doaga. I centri di Focsani e Gugesti sono inoltre importanti per la produzione del legname. Collegamenti stradali e ferroviari sono garantiti soprattutto da Foscani. Panciu è un paese di 12.000 abitanti a 30 km da Focsani. Il paese si presenta bene e non dà un’idea di povertà manifesta. La vera miseria riguarda proprio la periferia dove vivono in condizioni di gravissimo disagio circa un migliaio di persone di etnia rom.
I rom sono malvisti dalla popolazione locale e per questo messi ai margini. Molti di loro vivono in condizioni pietose con situazioni famigliari difficili. La situazione più critica è presente a Valle Brazi denominata dai locali Punto Zero, data l’estrema precarietà della situazione abitativa ed igienico sanitaria in cui versa la popolazione rom che la abita. Le coppie rom hanno mediamente 4/6 figli, per cui la maggior parte della popolazione rom è costituita da giovani e bambini. Abitano per lo più in case di terra e paglia di dimensioni ridottissime: in una casa di 15 metri quadrati vivono anche 8/10 persone. L’inverno è molto rigido (la temperatura scende anche a -20°); le loro case hanno spesso le finestre rotte o il tetto che lascia filtrare acqua. La gente del paese non gradisce la presenza dei rom nei centri abitati. Gli uomini, non trovando lavoro, si accontentano di lavori saltuari e spesso sono dediti all’alcolismo, lasciando alle mogli il compito di badare alla casa e ai lavori domestici. La situazione femminile è particolarmente difficile poiché spesso l’età prematura della maternità toglie alle donne la possibilità di conseguire qualifiche per una introduzione socio lavorativa adeguata e spesso sono costrette a svolgere lavori di manovalanza pesanti come raccolta dei rifiuti, pulizia delle strade, raccolta frutta. In questo contesto i figli crescono senza figure e valori di riferimento, senza prospettive e speranze per l’avvenire. Anche da un punto di vista sociale e politico i rom non sono assolutamente tutelati; per questo motivo si sono chiusi nelle loro comunità acuendo il loro rancore verso i “rumeni”. Altri preferiscono partire per L’Europa centrale e l’Italia in cerca di fortuna. Nella cittadina di Panciu è presente un istituto per minori abbandonati “Casa de Copii” che ospita attualmente 56 minori dai 10 ai 18 anni. E’ organizzato secondo moduli residenziali da 8 persone e in questo istituto i minori svolgono attività scolastico formative in collaborazione con associazioni esterne fra cui l’associazione Rom Pentru Rom partner di IBO Italia dal 2001. Il problema principale per questi minori è l’uscita forzata a 18 anni dall’istituto. Il sistema legislativo rumeno non prevede alcuna forma di inserimento socio lavorativo per loro e il rischio è quello della deriva sociale verso la criminalità, la prostituzione, l’espatrio in cerca di lavoro.