Imparare a contare al Centro Pinocchio
Settimane a contare e ricontare le palline, le matite, le dita, ma tutto sembra inutile. Ma quando il risultato arriva, le lacrime si trattengono a fatica. Questa è la storia di C. e del suo quadernetto di matematica. Raccontata da Kietty, volontaria SVE a Panciu, in occasione del Romano Dives.
Ho sempre pensato che l’obiettivo di un volontario debba essere quello di lasciare nel posto in cui si è qualcosa di concreto, qualcosa che non potrà essere cancellato con la propria partenza. E’ per questo che fin dal primo giorno mi sono avvicinata a quei bambini che presentavano delle serie difficoltà nell’apprendimento, sperando di poter incidere in minuscola parte sul loro percorso educativo.
Questa è quindi la storia di C. che sul suo quadernetto di matematica ha le addizioni a due cifre, ma che passa le sue giornate a contare e ricontare le palline dell’abaco senza scrivere nessun risultato. Col passare dei giorni tentiamo insieme di fare qualche passo indietro per capire quale fosse la lacuna, fino al giorno in cui ci ritroviamo davanti ad un “uno più uno” senza avere la più pallida idea di quale possa essere il risultato.
Passiamo le settimane a contare e ricontare le palline, proviamo con le matite, proviamo con le dita, ma tutto sembra inutile: dire innumerevoli volte che le dita in una mano sono cinque e che le palline per riga in un abaco sono dieci sembra non lasciare nessun segno nella testolina di C. Ma alla fine perché demordere? Io ho imparato ad andare in bicicletta a 22 anni e solo perché ai miei primi fallimenti nessuno ha insistito, perciò ho continuato sulla mia strada.
Disegni, caselle, cerchi, quadrati, credo di averle provate tutte. Ebbene l’altro giorno un po’ sfiduciata ho provato a riproporre a C. quelle famose addizioni a due cifre e devo ammettere che ho trattenuto le lacrime a fatica. Risultati esatti e non casualmente! Finalmente le dita sulla sua mano erano cinque e le palline dell’abaco dieci..e non c’era bisogno di ricontarle ogni volta perché “deja stiu cat sunt”..sono queste le soddisfazioni di un volontario! Non so se C. avrà capito il perché dei miei occhi lucidi e del mio grido di gioia, ma io quel giorno credo non lo scorderò mai!
Traduzione del biglietto in foto: Grazie Kietty per l’aiuto in matematica.
Romano Dives: In tutto il mondo si celebra oggi il Romano Dives, ricordando l’otto aprile del 1971, giorno in cui per la prima volta si riunirono a livello internazionale rappresentanti delle comunità rom costituendo la Romani Union, la prima associazione mondiale dei Rom riconosciuta a partire dal 1979 dall’ONU.
Kietty Bassi, Volontaria SVE IBO Italia a Panciu (Romania)
Titolo Progetto “Let yout voice be heard: Education Voices Society”
Codice progetto: RO-21-107-2013-R2